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3 Consigli per gestire meglio il confine tra lavoro e vita privata

Work Life Balance e Homeworking

Il lavoro a casa ai tempi della reclusione causa covid. Per alcuni è risultato difficile gestire il confine tra vita lavorativa e vita privata.

Probabilmente se non fossimo costretti a rimanere in casa per la maggiorparte del tempo, molti di noi riuscirebbero ad apprezzare di più l’homeworking.

Anche io lavoro e dormo nella stessa stanza (argh!). Non posso che concordare sulla difficoltà di definire un confine tra quando lavoro e quando mi dedico alla mia vita privata, dovendo svolgere tutte le attività quotidiane nello stesso ambiente.

Con questo articolo voglio aiutarti con delle idee per mettere in pratica un atteggiamento che migliori il tuo work life balance. Vale a dire: il tuo equilibrio tra lavoro e vita personale. Sì, nonostante lo stesso ambiente.

Equilibrio tra lavoro e vita personale

In Inglese viene definito work life balance. Un buon equilibrio tra le due sfere si traduce in uno stile di vita meno stressante e quindi in una maggiore efficienza delle proprie capacità cognitive.

Al contrario, uno sbilanciamento tra le due attività nuocerebbe sia sui risultati in termini di produttività sia nella qualità della propria vita privata. Vediamo perché.

Stress e burnout

Piccole dosi di stress aiutano a rimanere lucidi e concentrati. Deriva dall’istinto di sopravvivenza. D’altronde, siamo animali, siamo programmati per questo!

Lo stress non è altro che una reazione fisiologica di fronte ad una situazione di pericolo. Per cui il suo scopo è quello di indurci a reagire velocemente. “Combatti o muori”.

Ma la cronicizzazione di situazioni stressanti non è affatto vantaggiosa. Anzi, lo stress prolungato è altamente nocivo per il nostro cervello:

  • ❌ Rende l’amigdala iperattiva, inducendoci ad agire più impulsivamente ed aggressivamente
  • ❌ Ha effetti negativi sull’apprendimento, la concentrazione e la memoria
  • ❌ Può portare alla depressione
Se lo stress deriva dal contesto lavorativo allora si può parlare di sindrome da burnout. Il termine è inglese e significa letteralmente “bruciato”. ‘E uno stato patologico in cui si vive un senso di logoramento psico emotivo con vissuti di demotivazione, delusione e disinteresse.

Purtroppo questo stato psico-patologico ha pesanti conseguenze sugli aspetti sia lavorativi che personali e sociali dell’individuo.

⚠️ Preferisco specificare: essendo uno stato patologico, come tale va trattato con uno specialista. Questo articolo non vuole in nessun modo dare rimedi sul burnout in sé. L’articolo è solo a scopo divulgativo su alcune possibili attitudini, che possano aiutare a prevenire situazioni di stress maggiori. ⚠️

Non vuoi arrivare a questo livello, vero?

3 Consigli per definire il confine tra vita lavorativa e vita privata (E stressarsi di meno)

Mi sono trovata più volte in prima persona a dover gestire il confine tra la mia attività lavorativa e la mia vita personale. Sia quando lavoravo in ufficio, sia adesso che lavoro dalla mia scrivania di casa.

Così ho deciso di condividere con te 3 suggerimenti da acquisire come abitudini quotidiane per migliorare il tuo work life balance.

Avrei potuto snocciolarti una lista infinita di consigli. Ma preferisco darti 3 consigli efficaci e che ti siano realmente utili!

#1 Assegna ad ambienti e strumenti il loro ruolo

Il primo passo è quello di definire un ruolo alle stanze ed agli strumenti che utilizziamo. Ad esempio potremmo definire quale stanza è dedicata al lavoro.

Questo step è necessario perché siamo psicologicamente legati al ruolo che hanno certi ambienti ed oggetti per noi. Gli ambienti hanno memoria.

Se utilizziamo la stessa stanza sia per lavorare che per svagarci o dormire, potremmo avere difficoltà a “switchare” da una modalità all’altra. Invece cambiare ambiente aiuta a:

  • 👉🏻 Non sentirsi perennemente in modalità “working on
  • 👉🏻 Minimizzare le distrazioni mentre lavoriamo

Lo stesso vale per gli strumenti che utilizziamo. Ad esempio potremmo avere due device diversi: uno per il lavoro, ed un altro privato.

…Alternative al poco spazio

Questa prima regola però non è sempre applicabile.

Non tutti noi abbiamo a disposizione una casa abbastanza grande che ci permetta di dividere gli spazi per ogni tipologia di attività. Anche se sarebbe auspicabile.

Nel caso tu non abbia abbastanza spazio per dedicare un’intera stanza allo studio e/o il lavoro (come la sottoscritta 😅) puoi provare ad attuare altre strategie per “simulare” un cambio di contesto.

Ad esempio prima di iniziare a lavorare puoi vestirti come se stessi andando in ufficio. Puoi cambiare postazione di lavoro tra la mattina ed il pomeriggio. Ed una volta terminato di lavorare, puoi cambiarti ed indossare degli abiti “comodi”.

Io preferisco semplicemente:

  • 👉🏻 Definire in quali fasce orarie, dovrò dedicarmi alle mie diverse attività. (Senza essere eccessivamente rigida)
  • 👉🏻 Utilizzare alcune app, quaderni e strumenti esclusivamente per il lavoro. Altri solamente per uso personale

#2 La concentrazione è importante tanto quanto lo svago

Potremmo catalogare grossolanamente le varie attività delle giornata in 3 macro-categorie:

  • 👉🏻 Attività di Focus (che richiedono concentrazione ed energia mentale)
  • 👉🏻 Attività di Buffer (che non richiedono molta attenzione, ad esempio attività di routine come controllare le mail, lavare i piatti, pulire casa ecc…)
  • 👉🏻 Attività di Svago (momenti dedicati al relax ed al divertimento)

L’errore che si fa spesso, è pensare che le pause non siano necessarie.

Non puoi pensare di riuscire a concentrarti per un lungo periodo se non ti permetti momenti di svago e relax in cui puoi ricaricare le energie.

Per cui il secondo step è quello di suddividere la giornata in modo che tu possa dedicarti ad attività diverse in modo equilibrato. Ad esempio: potresti alternare momenti di concentrazione con attività di routine. Ed una volta terminato un compito, concederti un’attività di svago.

#3 Focalizzati sul momento presente

Quest’ultimo punto credo sia il più importante di tutti. Non solo perché permette di migliorare l’equilibrio tra la vita lavorativa e la vita privata, ma anche perché aiuta a vivere meglio e serenamente. Infatti è anche il concetto stesso su cui è basata la mindfulness (meditazione).

Nei mesi scorsi ho notato un notevole miglioramento dei miei livelli di stress. Cosa avevo fatto di così diverso che mi aveva completamente svoltato l’umore?

Ecco. Per circa 2 settimane ero riuscita a concentrarmi esclusivamente sul momento presente senza far vagare i miei pensieri verso:

  • ❌ Ciò che dovevo fare dopo
  • ❌ Eventi passati
  • ❌ Preoccupazioni
  • ❌ Questioni o progetti lavorativi mentre magari stavo cercando di rilassarmi 😱

Per questo credo che mai come ora il concetto di “confine” in realtà sia astratto e non legato al mero concetto di ufficio vs casa.

Dividere fisicamente 2 luoghi in cui svolgiamo 2 attività diverse rende senza dubbio più semplice switchare i nostri ruoli. Ma quante volte ci siamo portati il lavoro a casa (nella nostra testa) ugualmente?

Credo che uno dei veri “segreti” per vivere in equilibrio tra vita lavorativa e privata, sia quello di allenare la nostra capacità di “essere presenti nel momento presente”.

Grazie per essere arrivato/a fino a qui! Fammi sapere cosa ne pensi dell’argomento lasciandomi un commento.

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Sofia Fulgido
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